5 Agosto 2023

Come mai l’appartamento Dafne si chiama così

Dafne è una figura minore della mitologia greca, è una “naiade”, una varietà di ninfa femminile associata a fontane, pozzi, sorgenti, ruscelli, ruscelli e altri corpi di acqua dolce. Per questo l’appartamento è stato arredato con i colori blu, verde e azzurro.

Il mito racconta che Dafne divenne l’oggetto dell’infatuazione di Apollo, che la inseguì contro la sua volontà.
Poco prima di essere baciata da lui, Dafne implorò il suo dio padre del fiume per chiedere aiuto, che la trasformò in un albero di alloro.
Da allora fu l’albero preferito di Apollo, che ne porta i rami come una corona (e lo facciamo anche noi in Italia in occasioni speciali come la laurea).

Jacopo Peri e Ottavio Rinuccini pensarono a Dafne mentre componevano una delle prime opere per un ristretto numero di studiosi a Firenze tra il 1594 e il 1597.

È infatti a Firenze, alla famosa “Camerata de’ Bardi”, che nacque l’opera.

La Dafne del Rinuccini fu probabilmente rappresentata privatamente il 26 dicembre 1598 a Palazzo Tornabuoni. In tale occasione si tentò di far rivivere la tragedia greca secondo regole nuove e riviste.
Il risultato finale fu ovviamente molto lontano da quello che avrebbero fatto gli antichi greci, ma in quel momento nacque una nuova forma di intrattenimento che funse da “modello” delle opere per i successivi 400 anni.

Dafne
Dianora

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