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15 Giugno 2025

Piazza della Signoria: il vero cuore di Firenze

Piazza della Signoria è indubbiamente uno dei luoghi più importanti di Firenze. Situata nel cuore della città in essa ritroviamo Palazzo Vecchio, la Galleria degli Uffizi e la Loggia dei Lanzi. L’antico potere politico si trova a pochi passi dal Duomo, centro invece del potere religioso, e ancora oggi entrambi rappresentano il centro della vita politica e sociale della città. 

Le origini di Piazza della Signoria risalgono al XIII secolo, quando venne edificato il “Palazzo dei Priori”, oggi conosciuto come Palazzo Vecchio. La piazza divenne subito il centro del potere civile della città, luogo di assemblee, feste e importanti decisioni politiche. Nel corso dei secoli, la piazza ha subito numerose trasformazioni, arricchendosi di opere d’arte e monumenti che ne hanno fatto un vero e proprio gioiello.

Savonarola e il "Falò delle vanità":

Savonarola

La storia di Piazza della Signoria è legata anche alla controversa figura di Girolamo Savonarola. Nato a Ferrara divenne frate domenicano e visse poi a Firenze. In una città governata dalla famiglia Medici, dove Lorenzo il Magnifico viveva tra sfarzi e il detto “Chi vuole esser lieto sia, di domani non c’è certezza”, Girolamo iniziò a predicare contro tutte le vanità che a suo dire non potevano che corrompere l’anima.

Non temette di puntare il dito contro i potenti, che corrotti dal potere e dal denaro, sfruttavano i poveri. Lorenzo il Magnifico lo ammonì molte volte, ma le sue prediche contro l’immoralità della classe dirigente dell’epoca non si placarono. I due tuttavia furono tutt’altro che nemici. Si rispettavano al punto tale che Girolamo fu al capezzale di morte di Lorenzo quando egli morì prematuramente nel 1492. Il frate continuò la sua lotta ai beni terreni tanto che pretese che i suoi frati facessero parte di un ordine mendicante e che non possedessero alcun bene. Fece  vendere i possedimenti dei conventi e distribuì il ricavato ai poveri. 

Nel febbraio del 1497 organizzò in Piazza della Signoria il famoso “Falò delle vanità”, in cui vennero bruciati moltissimi oggetti di lusso, opere d’arte e libri considerati immorali. Questo atto segnò l’inizio della fine del frate che, al culmine della sua campagna di accusa e persecuzione contro i peccati umani, aveva puntato il dito anche contro i vizi della Chiesa di Roma. Nel 1498 fu scomunicato e, trovatosi ormai solo in una città che si era inimicato, egli fu preso con la forza dal convento di San Marco da coloro che erano stati danneggiati dal suo predicare che, dopo averlo rinchiuso e torturato per vari giorni nella torre di Palazzo Vecchio . Infine fu condotto al centro della piazza dove fu bruciato con altri due frati ritenuti altresì colpevoli di eresia.   

La Loggia dei Lanzi:

Uno degli elementi più caratteristici di Piazza della Signoria è la “Loggia dei Lanzi” costruita nel XIV secolo. Si tratta di un’imponente loggiato che ad oggi ospita una straordinaria collezione di statue.

Deve il suo nome al fatto che a metà del 1500 ospitava il corpo di Guardia del Granduca Cosimo I che era costituito in buona parte da “lanzichenecchi”, ovvero dei soldati mercenari provenienti dall’area dell’attuale Germania. La Loggia fu anche utilizzata per le assemblee pubbliche e le cerimonie ufficiali in quanto era un luogo al riparo dalle intemperie e piuttosto capiente. Oggi offre la stessa protezione alle sue statue, tra cui spiccano il “Perseo con la testa di Medusa” di Benvenuto Cellini e il “Ratto delle Sabine” del Giambologna che sono da sempre simboli di Firenze.

La bellezza di queste statue rubano la scena ai due “Marzocchi”, ovvero le due statue di leoni che reggono una palla sotto la zampa, che accolgono il visitatore all’ingresso della Loggia. Questo animale è presente in molti luoghi nella città e ne simboleggia la potenza e la fierezza.

In ultimo in pochi sanno che sulla parete destra, all’interno del loggiato, si trova un’iscrizione in latino che ricorda che solo a partire dal 1750  il 1º gennaio venne considerato Capodanno in città.

Esso dice:

L’Imperatore Cesare Francesco, Pio, Fortunato, Augusto, Duca di Lorena e Bar e Granduca di Toscana, nato per il benessere della collettività, guardiano della libertà, amplificatore della pace, difensore della concordia, salvatore del mondo; allo scopo di evitare ogni confusione e difficoltà nel discernere il tempo ha comandato, con legge del 20 novembre del 1749, che l’epoca e gli anni della salvezza dell’uomo, che solevano essere conteggiati dalle popolazioni toscane a partire da diversi giorni, vengano da tutti fatti iniziare in un unico e identico modo, così che che non venga più osservato il precedente costume, contrario a quello dell’Impero Romano, ma che a partire dal prossimo anno 1750 e in perpetuo, il primo gennaio che segna l’inizio del nuovo anno presso gli altri popoli, venga celebrato e usato nel conteggio del tempo anche col consenso del popolo toscano”.

Fino a quel momento l’inizio dell’anno veniva festeggiato il  25 marzo, quasi in concomitanza con l’equinozio di primavera.

 

Ancora oggi, Piazza della Signoria è uno dei luoghi più frequentati di Firenze, sia dai turisti che dai fiorentini. La piazza è un punto di ritrovo, un luogo dove passeggiare, ammirare le opere d’arte e respirare l’atmosfera unica di questa città straordinaria.

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